Accordatore Dirk's per pianoforte
L'accordatura del pianoforte
L'accordatura del pianoforte in modo tradizionale è un procedimento molto complesso. Bisogna saper maneggiare la chiave da accordatore nel modo corretto, ed essere capaci di lasciare la caviglia in una posizione stabile. Ci vuole tempo e pratica per acquisire queste capacità. È però ancor più difficile determinare la frequenza corretta delle corde. Per molti strumenti basta un dispositivo di accordatura semplice, perché ogni nota viene accordata esattamente su una frequenza prestabilita. Questo metodo non può essere usato per l'accordatura del pianoforte, si otterrebbe un suono aspro e scordato. La spiegazione risiede nel modo in cui gli strumenti a corde producono il suono.
Una corda può vibrare in diversi modi. Può vibrare in un'unica sezione. il centro della corda oscilla e gli estremi rimangono fissi. Può vibrare in due sezioni. il centro e gli estremi sono fissi e la corda oscilla a 1/4 e 3/4 della lunghezza. Analogamente una corda può vibrare in tre, quattro, cinque sezioni e così via.
Tutte queste vibrazioni avvengono contemporaneamente nella corda. Ogni vibrazione ha una sua frequenza propria. Di conseguenza una corda percossa produce più frequenze contemporaneamente, dette armoniche. Quando le armoniche sono esattamente 2, 3, 4 e 5 volte la frequenza di base, si può utilizzare un dispositivo di accordatura semplice. Sfortunatamente nel caso del pianoforte non è così, in quanto i moltiplicatori non sono più esattamente 2, 3, 4 e 5. Un pianoforte suona in modo più armonico, ovvero più "accordato", quando le corde rispettano esattamente i moltiplicatori reali delle frequenze di base. In pratica si vede che le note basse devono essere accordate leggermente calanti, e le note alte leggermente crescenti. L'entità dello spostamento delle note basse in calare e delle note altre in crescere è detta allargamento (o stiramento) del pianoforte. L’allargamento dipende da più fattori. Le dimensioni del pianoforte sono importanti (la lunghezza delle corde per esempio), ma anche il diametro, il materiale e il peso delle corde. Ciò significa che ogni pianoforte deve essere accordato in modo differente per ottenere un suono e una resa ottimali.
Esistono già dei dispositivi di accordatura che tengono conto dell'allargamento. In fase di impostazione del dispositivo si sceglie il tipo di allargamento, che è minore per i grandi pianoforti e maggiore per quelli piccoli. Con questi dispositivi il pianoforte può venire accordato in modo quasi ottimale. Non si tiene conto però delle caratteristiche costruttive di ogni specifico strumento, e di conseguenza vengono ignorati alcuni fattori che influiscono sull'allargamento. Questo comporta la necessità di intervenire successivamente "a orecchio" per ottenere una sonorità ottimale.
Un tecnico accordatore raggiunge questo risultato battendo diversi intervalli (due note nello stesso tempo) e allineandoli, ma questo richiede una notevole esperienza. La difficoltà sta nel fatto che non è possibile accordare in modo puro gli intervalli, occorre invece lasciare un certo scostamento che varia da un intervallo all'altro.
Quando un intervallo non è corretto bisogna regolare una delle due note, che però a sua volta farà parte di diversi altri intervalli. Quindi anche tutti questi intervalli dovranno essere modificati. Tutto ciò crea un grande e complesso rompicapo da risolvere.
L'accordatore Dirk's per pianoforte risolve il rompicapo per noi. Tutte le corde vengono registrate dal programma mentre le si suona una alla volta, solo una corda per nota lasciando mute le altre. L'accordatura (e l'allargamento) vengono determinati dal computer basandosi sulle registrazioni delle singole corde. L'accordatore registra non solo le fondamentali, ma anche le armoniche. Dopo queste registrazioni "a corda singola" l'accordatore dispone di tutti i dati necessari a calcolare i valori ottimali per tutte le corde. Calcola la purezza di tutti gli intervalli possibili e li allinea. A questo punto le corde possono essere accordate una per volta sulle frequenze determinate dall'accordatore. Il programma riconosce la nota suonata e indica lo scostamento dalla frequenza ideale. Le corde smorzate vengono successivamente regolate sulla stessa frequenza della corda precedentemente accordata in quello stesso unisono. Una volta accordate tutte le note il pianoforte avrà acquisito l'allargamento ottimale, e suonerà nel modo più puro possibile per quel particolare tipo di strumento. Ogni nota deve essere accordata una volta sola e non occorre completare a orecchio l'accordatura.
Accordatore Dirk's per pianoforte
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L'accordatore è disponibile nelle seguenti lingue:
La versione di prova
La versione di prova permette di farsi un'idea abbastanza precisa delle possibilità dell'accordatore. Come la versione completa, anche quella di prova può registrare tutte le note, dopodiché si può calcolare l'allargamento ottimale. La versione di prova calcola le frequenze ottimali di tutti i La (La0 - La7) e tutti i Mi (Mi1 - Mi7). Queste note possono essere quindi accordate, mentre le note intermedie no. In questo modo è possibile accordare una serie di intervalli su tutta la gamma di note del pianoforte:
Ottave: La0-La1, La1-La2 ecc. Mi1-Mi2, Mi2-Mi3 ecc.
Quinte: La0-Mi1, La1-Mi2 ecc.
Quarte: Mi1-La1, Mi2-La2 ecc.
Moduli aggiuntivi
Le funzioni dell'accordatore possono essere estese con moduli aggiuntivi. Questi moduli di espansione aggiungono ulteriore funzionalità. Al momento non ci sono moduli aggiuntivi disponibili, potete visitare il sito Internet per controllare se sono presenti nuovi moduli. Controlla il sito internet per i nuovi moduli di estensione.
Glossario dei termini più importanti
- Frequenza
il numero di oscillazioni al secondo (altezza) di una nota.
- Suono
la gamma complessiva di lunghezze d'onda che possono essere percepite dall'orecchio umano.
- Tono
suono con una frequenza prefissata.
- Nota
notazione indicante un tono con una frequenza e una durata specifiche.
- Scala
sequenza crescente o decrescente di note secondo un ordine prefissato.
- Altezza
frequenza percepita di una nota. È la frequenza fondamentale.
- Frequenza fondamentale o tonica
l'altezza percepita. È la più bassa delle frequenze che si uniscono per formare un suono.
- Armonica
una delle componenti di un suono avente frequenza più alta della tonica. Le armoniche sono multiple della tonica.
- Battimento
si verifica quando due note, le cui frequenze sono poco distanti l'una dall'altra, vengono suonate contemporaneamente.
- Intervallo
La differenza di altezza tra due note.
- Semitono
il più piccolo intervallo nella musica occidentale. Un'ottava è composta da dodici semitoni. Nel temperamento equabile le frequenze di tutti i semitoni sono spaziate in modo uniforme. In un pianoforte l'intervallo tra due tasti bianchi adiacenti, senza tasti neri in mezzo, equivale a un semitono. Se tra i due tasti bianchi ce n'è uno nero l'intervallo è di due semitoni. In tal caso l'intervallo tra i tasti bianchi e quello nero è un semitono. L'intervallo tra una nota e il suo diesis (per esempio Do e Do#) è sempre di un semitono.
- Ottava
la differenza tra due note la seconda delle quali ha una frequenza doppia rispetto alla prima.
1 Ottava = 12 Semitoni.
- Accordatura o temperamento
il modo in cui è determinata la combinazione di frequenze per una specifica gamma di note di uno strumento. Nella musica occidentale il temperamento equabile è quello più comune. Altri temperamenti sono ad esempio: l'intonazione naturale, il temperamento Pitagorico, il temperamento del tono medio, il buon temperamento e il temperamento equabile a 31 toni.
- Scala cromatica
una scala cromatica è una scala contenente tutti i dodici semitoni di un'ottava:
do - do# - re - re# - mi - fa - fa# - sol - sol# - la - la# - si (i tasti bianchi e neri del pianoforte)
- Salti di un semitono e di un tono intero
un salto di un semitono equivale all'intervallo di un semitono come quello tra due tasti bianchi adiacenti del pianoforte, senza alcun tasto nero intermedio. Un salto di un tono intero equivale all'intervallo di due semitoni, come quello tra due tasti bianchi adiacenti del pianoforte con un tasto nero intermedio.
- Scala diatonica
una scala diatonica è caratterizzata da intervalli di tono e semitono:
DO maggiori: do - re - mi - fa - sol - la - si (i tasti bianchi del pianoforte o i bottoni di una fisarmonica diatonica)
DO minori: do - re - mib - fa - sol - lab - sib
- Hertz
unità di misura della frequenza.
1 Hz = un'oscillazione al secondo.
- Cent
unità logaritmica per la differenza di frequenza rispetto a una nota della scala.
1200 Cent = 1 Ottava.
100 Cent = la distanza tra due semitoni successivi nel temperamento equabile.
- Spettro di frequenze
tutte le frequenze che compongono un suono. Lo spettro di frequenza può essere visualizzato sotto forma di grafico.
- Bisonoric
il termine 'bisonoric' viene usato per indicare che una chiave di una fisarmonica strumento tipo genera un tono diverso quando chiudere o aprire il soffietto. Esempi: bandoneon Squeeze Box, armonica.
- Tavolo d’accordatura
un tavolo di lavoro attrezzato di tutti i tipi di forniture per accordare le ance di una fisarmonica.
Scelta e collocazione del microfono
L'accuratezza del microfono
Per l'accordatore è importante misurare solo la frequenza del suono, il volume è irrilevante. Il volume del suono non importa. Quindi la sensibilità del microfono non è importante, mentre l'accuratezza della frequenza lo è, ma questo è un requisito che qualsiasi microfono soddisfa facilmente. Questo è comunque facilmente sufficiente in qualsiasi microfono.
Esterno o incorporato
I microfoni incorporati, come quelli presenti in quasi tutti i PC portatili, non sempre sono utilizzabili, in quanto raccolgono più rumori ambientali rispetto ai microfoni esterni. L'involucro del computer trasmette suoni e vibrazioni al microfono. La ventola di raffreddamento è una fonte importante di rumore. Spesso i microfoni interni non riescono a misurare le frequenze più basse. Un altro, ben più grande, svantaggio dei microfoni interni è l'impossibilità (o la difficoltà) di posizionarli correttamente rispetto allo strumento I microfoni esterni, invece, grazie al cavo di collegamento possono facilmente essere collocati nella giusta posizione. Distanza del microfono dal pianoforte.
Tanto più vicino al pianoforte si colloca il microfono, tanto minore sarà l'influenza dei rumori di fondo sul suono da registrare
Una distanza ridotta permette facilita quindi la misura. Quindi una distanza più breve migliorerà la misurazione. Una distanza di meno di tre piedi dà il risultato migliore.
Effetti digitali
Con alcuni microfoni vengono forniti dei programmi (detti driver) che possono modificare il segnale audio mediante effetti digitali, come ad esempio "eco", "filtro antironzìo", "ampliamento stereo", "sensibilità direzionale" e "soppressione del rumore". Questi effetti possono distorcere il segnale registrato e compromettere di conseguenza il funzionamento corretto dell'accordatore. Occorre perciò disabilitarli. Invece le impostazioni del microfono come "boost", "sensibilità", "volume", "amplificazione" e "bilanciamento" non creano problemi.
Conclusione
La configurazione ideale è quella con microfono esterno collegato al computer tramite cavo, dato che è più facile collocarlo nella posizione corretta. Basterà quindi un comune microfono collegato alla scheda audio del computer. La risposta di frequenza di questi microfoni economici non è generalmente nota. Un microfono dinamico di alta qualità darà risultati migliori, specialmente nelle basse frequenze. Anche un microfono USB di solito va bene. In questo caso non si utilizza la scheda audio interna del computer, e questo può essere un vantaggio. Si possono usare anche i molto più costosi microfoni a condensatore, ma i risultati di accordatura non saranno migliori. In tutti i casi, gli effetti digitali nel software del microfono devono essere disabilitati!
Il primo utilizzo
Suggerimenti
Se si sposta il puntatore del mouse sopra un pulsante o una finestra appare un "suggerimento" ("tool tip"), cioè un piccolo riquadro di testo con la spiegazione di quel pulsante o quella finestra.
Selezione dell'ingresso audio
Per poter usare l'accordatore è necessario scegliere e configurare il canale di ingresso audio, che solitamente è un microfono. Generalmente questo sarà un microfono. Quando si avvia l'accordatore per la prima volta appare automaticamente la schermata di configurazione.
La parte sinistra della schermata è importante per la scelta e la configurazione dell'ingresso audio. Con "Selezionare il dispositivo di registrazione" si sceglie la scheda audio. I vari ingressi della scheda audio selezionata sono elencati in "Selezionare l'ingresso audio del dispositivo di registrazione". Qui si sceglie l'ingresso audio da utilizzare.
Il segnale proveniente dall'ingresso selezionato è visibile nel grafico in fondo a destra. L'accordatore funziona meglio se il segnale è forte, ma senza raggiungere il limite superiore o quello inferiore del grafico per evitare distorsione. L'intensità del segnale può essere regolata con il cursore "Sensibilità". Se il segnale del microfono è troppo debole, si può selezionare la casella "Microphone boost" per aumentare l'amplificazione.
Se si dispone di un ingresso stereo con regolazione di bilanciamento, il cursore deve essere posizionato al centro.
Il pulsante "Controllo Registrazione di Windows per il dispositivo selezionato" apre la schermata di configurazione degli ingressi audio di WIndows. Normalmente non è necessario accedere a tale schermata.
Può capitare di sentire un ronzìo (a 50 o 60 Hz) nel segnale in ingresso. Questo è normalmente causato da una cattiva messa a terra o da un alimentatore malfunzionante. Può essere rimosso selezionando una delle due caselle del filtro antironzìo. In assenza di questi filtri possono essere erroneamente rilevate alcune note, per esempio Sol1 (49Hz), La1 (58,27 Hz) o Si1 (61,74 Hz).
Il procedimento di accordatura con l'accordatore Dirk's
Alcune informazioni preliminari
La rilevazione automatica dei tasti
L'accordatore Dirk's per pianoforte rileva automaticamente i tasti premuti. Il tasto rilevato viene indicato in verde nella tastiera sullo schermo. Subito dopo aver premuto o rilasciato un tasto può capitare di vedere un altro tasto illuminarsi di verde per un istante. Questo comportamento è normale e lo si può ignorare.
Come battere i tasti durante l'accordatura
Nel pianoforte, quando si batte un tasto, si agisce su un insieme di corde, ovvero due o tre corde a seconda dellßalteyya della nota. Bisogna quindi tenere presente quanto segue.
- Quando si preme un tasto, deve vibrare una sola delle corde di quell'insieme. È di vitale importanza che le corde restanti siano completamente smorzate e non possano vibrare in alcun modo. Se lo smorzamento non è eseguito correttamente influirà sul calcolo dell'allargamento ottimale, producendo quindi un allargamento inappropriato.
- È altrettanto importante utilizzare i tasti del pianoforte per battere sulle corde, perché il martelletto collegato al tasto è montato nella posizione ideale per questo scopo. Se si usano metodi diversi per battere o pizzicare le corde, le armoniche prodotte saranno molto diverse e porteranno a un allargamento non ottimale.
- Durante la registrazione (pulsante di registrazione premuto) il tasto deve essere mantenuto abbassato finché il corrispondente tasto sullo schermo non comincia a lampeggiare di rosso, per indicare che la registrazione ha avuto esito positivo.
- Durante la fase di accordatura (pulsante di registrazione non premuto) i tasti devono essere tenuti abbassati finche il corrispondente tasto sullo schermo non diventa verde, per indicare che l'accordatore ha riconosciuto la nota. A questo punto si può battere ripetutamente sul tasto.
Il procedimento di accordatura con l'accordatore Dirk's
L'accordatura in pratica con l'accordatore Dirk's
- Avviare l'accordatore Dirk's per pianoforte sul computer. Poi colleare e regolare il microfono (vedere il capitolo 6 per i dettagli). Nel caso di un pianoforte a coda, il microfono può essere collocato sul pavimento sotto le corde, rivolto verso l'alto. Nel caso di un pianoforte verticale può essere collocato accanto ai pedali, rivolto verso il pianoforte. Appoggiare il microfono su un tappetino di gomma o su un cuscino, in modo che non raccolga vibrazioni dal pavimento.
- Verificare nell'angolo superiore sinistro dello schermo se è selezionato l'ingresso microfono corretto.
- L'ambiente deve essere silenzioso, con pochissimi rumori estranei. Sono dannosi per la buona riuscita dell'accordatura specialmente i rumori continui e monotoni, come quello di una ventola o di una pompa da acquario.
- Per accordare un pianoforte bisogna prima registrarne tutte le note. Nella schermata principale dell'accordatore, premere il pulsante 'Registra' e suonare tutti i tasti del pianoforte (uno per volta, dai bassi agli alti), lasciando almeno due secondi di silenzio tra l'uno e l'altro.
- Ogni volta tenere premuto il tasto finché la nota non viene registrata e il tasto corrispondente, nella schermata principale, si colora di rosso.
- Mentre si registra il pianoforte, i due indicatori inferiori rimangono spenti. Il motivo è che l'allargamento ottimale non è ancora noto, quindi l'accordatore non può ancora determinare la corrispondente deviazione.
- Se durante la procedura di registrazione l'accordatore raccoglie un rumore di fondo, potrebbe verificarsi una registrazione indesiderata e di conseguenza un tasto si potrebbe colorare di rosso. Per eliminare la registrazione fare clic con il pulsante destro sul tasto interessato. Il colore rosso sparirà, e solo a quel punto si potrà registrare nuovamente il tasto. Una volta registrati tutti i tasti (che appariranno tutti di colore rosso fisso) fare clic sul pulsante 'Allarga'.
- Una volta che tutte le note sono state registrate, fare clic sul pulsante 'Allarga' nella schermata principale per passare alla finestra dell'allargamento ottimale.
- Ogni barra verticale che appare in questo grafico rappresenta un tasto del pianoforte. Per ogni nota registrata la deviazione dal temperamento equabile è indicata da una breve linea rossa. La linea centrale orizzontale rappresenta il temperamento equabile. Se sono state registrate tutte le note, fare clic sul pulsante 'Calcola allargamento ottimale'.
- Viene ora calcolato l'allargamento ottimale per il pianoforte registrato. Questa operazione richiede qualche minuto. Durante questo tempo il computer confronta milioni di combinazioni di armoniche. L'allargamento ottimale risultante è indicato dalle barrette orizzontali verdi. Si vedranno le linee verdi saltare su e giù, avvicinandosi all'accordatura ideale. I valori originali registrati sono ancora indicati dalle barrette orizzontali rosse. In questo modo si può vedere la differenza tra l'allargamento corrente e quello ottimale. La barra in fondo alla finestra indica l'avanzamento dell'operazione.
- È sufficiente registrare il pianoforte una sola volta. Dopo che è stato determinato l'allargamento ottimale, lo si può salvare con il pulsante "Salva registrazione". Se in futuro fosse necessario accordare nuovamente quello stesso pianoforte, basterà ricaricare nuovamente l'allargamento ottimale facendo clic sul pulsante "Carica registrazione" e scegliere il file relativo.
- Il grafico finale che mostra l'allargamento ottimale del pianoforte appare piuttosto sconnesso. Questo è assolutamente normale, infatti è la "purezza" degli intervalli a determinare il suono effettivo del pianoforte, mentre le frequenze delle armoniche sono meno importanti.
- Si può ora accordare il pianoforte utilizzando l'allargamento ottimale così ottenuto. Chiudere la finestra corrente (Alt-F4 o la piccola X rossa in alto a destra). La schermata del grafico scomparirà e si tornerà alla pagina principale.
- Avendo determinato l'allargamento ottimale è possibile iniziare il procedimento di accordatura vero e proprio. Si parte dal centro della tastiera, normalmente da Do4 e si procede verso destra, in direzione degli acuti, un gruppo di corde per volta. Successivamente si parte dal centro e si procede a sinistra verso i bassi. Smorzare tutte le corde tranne una in ciascun gruppo. Battere il tasto corrispondente e osservare l'ago indicatore nella parte inferiore della finestra. L'ago risponde direttamente ai movimenti della chiave di accordatura. Quando l'ago raggiunge lo zero, la nota è perfettamente accordata. Tuttavia non è mai possibile, e nemmeno necessario, accordare perfettamente ciascuna corda.
- Spesso l'ago oscilla leggermente attorno allo zero. La scala su cui l'ago si muove è espressa in Cent. 100 Cent per il tasto La0 corrispondono a 1,59 Hz, mentre per Do8 corrispondono a 241,92 Hz. Se la corda ha uno scostamento inferiore a più o meno 0,1 Hertz, tale differenza non sarà udibile.
- Prima di iniziare ad usare la chiave attendere che l'ago rosso indichi lo scostamento effettivo. Questo richiede circa mezzo secondo, ma consente una lettura molto accurata. Ricordarsi che l'ultimo movimento della chiave deve essere nel verso di abbassare la tonalità. Questo garantisce l'eliminazione della tensione torsionale accumulata nella caviglia. Se non si rispetta questa regola la nota si scorderà in breve tempo. Fin qui ci siamo occupati della prima corda del gruppo.
- Bisogna ora accordare le altre corde del gruppo, prendendo come riferimento quella appena regolata con l'accordatore Dirk's. Nel caso di un gruppo di tre corde, togliere prima lo smorzatore da una e accordare l'altra sulla stessa frequenza di quella già accordata. Poi accordare la terza come le prime due. Si tratta di un'operazione relativamente facile, perché si può apprezzare a orecchio la deviazione ini base ai battimenti. Se ti piace, puoi anche sintonizzare le ultime due corde usando L’accordatore di pianoforte di Dirk.
- Una volta complette le operazioni precedenti, il pianoforte è accordato con allargamento ottimale. Si possono verificare a orecchio i diversi intervalli e accordi.
Caratteristiche dell'accordatore
Il segnale in ingresso
Il segnale audio che l'accordatore utilizza per la misura è visualizzato come forma d'onda nell'angolo superiore sinistro della finestra del programma. L'altezza dell'onda indica l'intensità del segnale. Se l'ampiezza del suono diventa troppo grande rispetto alla finestra, il grafico viene riscalato. Sempre nella stessa finestra appare anche il nome dell'ingresso audio selezionato (Menu - Impostazioni dell'accordatore). Da questa finestra si può controllare se è presente un segnale in ingresso.
La tastiera
Quando l'accordatore rileva una nota, il corrispondente tasto viene contrassegnato in verde nella tastiera sullo schermo. I tasti della tastiera partono da La0 e arrivano a Do8. Il numero che segue il nome della nota indica l'ottava.
La nota rilevata
Ogni nota rilevata viene indicata nella finestra in basso a destra con il nome e il numero dell'ottava e, quando occorre, con un simbolo di diesis.
La frequenza della nota è visualizzata nell'angolo superiore sinistro sopra il nome della nota. Da notare che questa non è la frequenza misurata bensì quella richiesta.
Lo spettro di frequenza della nota rilevata
L'accordatore mostra graficamente in una finestra lo spettro di frequenza della nota rilevata. L'asse orizzontale rappresenta la frequenza mentre quello verticale l'intensità per le varie frequenze. Battendo una corda si genera un picco nello spettro di frequenze, e la forma d'onda in rosso rappresenta lo spettro della nota rilevata. L'accordatore individua il picco nella curva rossa e lo marca con una riga verticale blu. La riga verticale grigia indica la frequenza teorica della nota rilevata.
La deviazione di frequenza della corda
La deviazione di frequenza della corda è indicata numericamente ed è anche rappresentata da un ago indicatore mobile (nella parte inferiore della finestra). La frequenza assoluta è mostrata come numero al di sotto della deviazione.
L'accordatura selezionata
L'accordatore mostra la deviazione della nota rispetto all'accordatura selezionata (e precedentemente caricata). La deviazione è zero quando la frequenza della corda coincide esattamente con quella prevista per quella nota in base all'accordatura scelta. L'accordatura selezionata è visualizzata al centro del riquadro di testo. Quest'ultimo è calcolato dall'accordatore stesso, ed è specifico per ogni singolo pianoforte.
Congelamento dell'accordatore
È possibile bloccare il movimento dell'ago indicatore, dei numeri e dei grafici per permettere una lettura più agevole. Basta fare clic sul pulsante "Congela". Lo stesso si può fare premendo la barra spaziatrice.
Ingrandire a tutto schermo l'accordatore
Per ottenere un accesso visivo completo alla finestra del sintonizzatore, la finestra può essere ingrandita a schermo intero. Ciò è particolarmente utile quando lo schermo si trova ad una certa distanza.
Impostazioni dell'accordatore
Scelta dell'immagine visualizzata nella schermata principale
La riga superiore mostra 5 immagini diverse, tra cui si può scegliere quella da mostrare nella finestra principale del programma.
Disabilitare le ampie descrizioni comandi
Quando si usa l'accordatore Dirk's, e si sposta il puntatore del mouse su uno dei componenti della schermata come pulsanti, cursori, caselle di spunta ecc., appare un cosiddetto "Tooltip". Il tooltip è un piccolo riquadro di testo contenente una spiegazione del componente su cui si trova il puntatore. Questi testi forniscono informazioni importanti sulle varie funzioni dell'accordatore, e sono quindi molto utili. Gli utenti più esperti possono disabilitarli selezionando la casella "Disabilita i suggerimenti (tooltip) grandi"
La finestra delle impostazioni dell'accordatore si può aprire facendo clic su "Menu - Impostazioni dell'accordatore". La medesima schermata può essere aperta anche facendo clic sull'immagine al centro dell'accordatore.
Accuratezza dell'accordatore
La massima accuratezza in Hertz e Cent
L'accuratezza dell'accordatore è migliore (inferiore) a 0,1 Hertz (oscillazioni più lunghe di 10 secondi). L'accuratezza in Cent varia gradualmente su tutta la gamma dell'accordatore, in quanto il Cent è un'unità di misura relativa. L'intervallo tra due note successive in Hertz aumenta all'aumentare dell'altezza, mentre l'intervallo in Cent è per definizione sempre 100. Alcuni valori di accuratezza dell'accordatore in Cent: Do1: 5,2 Cent, Do2: 2,6 Cent, Do3: 1,4 Cent, Do4: 0,6 Cent, Do5: 0,4 Cent, Do6: 0,16 Cent, Do7: 0,08 Cent, Do8: 0,04 Cent. Quindi, in Cent, l'accordatore risulta tanto più accurato quanto più è alta la nota.
Differenze di frequenza rilevabili
La più piccola differenza di frequenza rilevabile dall'orecchio umano è circa 2 Hertz. L'accuratezza dell'accordatore di 0,1 Hertz è migliore di molt volte. Un'accuratezza così elevata è necessaria per misurare i battimenti tra due corde. Una differenza di battimento superiore a circa 0,1 Hertz è già rilevabile dall'orecchio umano.
Calibrazione automatica
L'accordatore esegue le sue misure tramite la scheda audio. Per compensare possibili errori nella scheda audio, l'accordatore esegue una calibrazione automatica. Non è invece necessaria una calibrazione manuale come spesso accade negli accordatori convenzionali (mediante una vite, ad esempio). Grazie a questo le misurazioni dell'accordatore sono sempre sufficientemente accurate.
L'accuratezza interna
L'accordatore mostra gli errori misurati con 1 o 2 cifre decimali. Internamente l'accordatore lavora con 7 cifre decimali. Appena prima della visualizzazione, il valore di errore è arrotondato a 1 o 2 cifre decimali.
Alcune fotografie
Attrezzi per smorzare le corde di pianoforti verticali e a coda
Smorzamento di un gruppo di tre corde nella regione centrale (pianoforte verticale)
Smorzamento di un gruppo di tre corde nella penultima ottava (7) (pianoforte verticale)
Smorzamento di una serie di gruppi di tre corde in un pianoforte a coda mediante l'uso di più cunei
Smorzamento di due gruppi di due corde con un cuneo (pianoforte a coda)
Smorzamento di un gruppo di tre corde in un pianoforte a coda utilizzando due cunei
Smorzamento di un gruppo di tre corde nell'ottava più alta (pianoforte verticale)
Smorzamento di una serie di gruppi di due corde in un pianoforte a coda mediante l'uso di più cunei
Smorzamento di più gruppi di due corde mediante l'uso di una striscia di feltro (pianoforte a coda)
Smorzamento di più gruppi di tre corde mediante l'uso di una striscia di feltro (pianoforte a coda)